Sabato 24 novembre dalle ore 15.30
Biblioteca Gallaratese, via Quarenghi 21, Milano
Ci sono tre cose che non possono mancare in un viaggio: ammirare le bellezze del luogo, assaggiare i piatti della cucina locale e conversare con la gente del posto, magari nella loro lingua. E forse perché ci sono meno familiari, le lingue orientali esercitano un fascino ancora maggiore, sembrano incarnare concetti appartenenti a un altro mondo, a un’altra cultura.
Cinese, Giapponese, Arabo, Turco, Ebraico, Indonesiano, Hindi, Georgiano… Se siete affascinati da questi alfabeti, c’è una rivista che da 10 anni suggerisce delle possibili chiavi d’accesso a questi mondi, spunti veramente interessanti e ben sviluppati grazie alla collaborazione di esperti, docenti e traduttori di alto livello. Si tratta di A Oriente!, la rivista bilingue dell’omonima casa editrice milanese diretta da Anna Schoenstein.
Ora ciascun numero ci parla anche attraverso un’altro linguaggio, quello dell’arte. Venerdì 16 novembre, nello spazio espositivo Quintocortile di Milano, è stata inaugurata la mostra “Riviste d’artista a Oriente”, curata da Antonella Prota Giurleo. Le pagine costituiscono il supporto fisico per le opere di artisti e artiste che si sono lasciati ispirare dai contenuti, dalle suggestioni del testo e ovviamente dai caratteri e dalla grafica. «E’ un’emozione particolare per un editore che è abituato a fare libri e non a “dis-farli” o “ri-farli”» – confessa Anna Schoenstein, che poi sottolinea il legame tra gli articoli e i luoghi di cui parlano cosicché si viene a creare «un Oriente non geografico, ma del cuore, al quale si guarda attraverso il testo a fronte».
Stili e tecniche veramente diversi: inserti, piegature dal sapore pop, scatti fotografici, citazioni. Addirittura sviluppi tridimensionali in un numero sul Turco, che è diventato la cupola di una moschea affiancata da un mosaico, oppure una bellissima donna Indonesiana. In tutte le copertine resta traccia dell’originale, almeno per un carattere, un segno, una lettera. Grazie a questo incontro tra pagine e pagine d’arte sembra proprio di muoversi fra questi paesi, come suggerisce la critica d’arte Cristina Rossi: «Un diario di viaggio, nella forma di una rivista, attraverso un “proprio” Oriente (…); l’intuizione dell’artista, la ricchezza delle scritture, il mosaico delle lingue che compongono i singoli “diari” ci soccorrono nel desiderio di una diversa coscienza dei nostri confini.»
Opere esposte: Afgano (Cesar Reglero Campos), Turco (Isabel Iover), Arabo (Armanda Verdirame), Arabo/ speciale musica (Fausta Squatriti), Arabo/ speciale Egitto (Giuseppe Cafagna), Giapponese (Giovanni Bai), Ebraico (Donato Di Poce), Cinese (Marisa Cortese), Persiano (Rosanna Veronesi), Indonesiano (Tiziana Priori), Arabo (Gretel Fehr), Bengalese ( Mavi Ferrando), Georgiano (Gianmario Masala), Hindi ( Anna Finetti)
Il viaggio di A Oriente! ci suggerisce due mete: l’Egitto e l’India.
In Egitto siamo guidati dalla traduzione artistica di “Cielo Lontano”, raccolta di racconti della scrittrice e sceneggiatrice Hanaʼ ʻAtyyah (2005). Vera protagonista è la figura femminile che, su carta e ancor di più nelle installazioni, suscita «la reazione e la ribellione a gran voce di chi legge che vorrebbe entrare in ogni storia per trovarvi una via d’uscita» – come scrive Donatella Airoldi nella presentazione della mostra. E di questi tempi, nei paesi arabi, la rivoluzione viaggia di pari passo con la creatività… In alcune opere è davvero evidente l’influsso di quanto visto o sentito a proposito dei recenti eventi socio-politici avvenuti nella regione.
Espongono: Giuliana Bellini, Alessandra Boghetich, Mirko Bozzato, Clara Brasca, Ludovica Cattaneo, Pino Deodato, Monia Di Santo, Irena Gayatri Horvat, Maria Luisa Grimani, Lojze Kalinsek, Pino Jelo, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Anja Mattila Tolvanen, Antonella Ortelli, Antonella Prota Giurleo, Lucrezia Ruggieri, Evelina Schatz, Antonio Sormani, Paul Tiilila, Stefania Tussi.
A proposito di creatività, due suggerimenti per il prossimo viaggio al Cairo: scoprire la storia e il significato dei graffiti nelle vie del centro città e fare un salto alla galleria Mashrabia Gallery, diretta da Stefania Angarano, traduttrice dei racconti di “Cielo lontano”.
Le infaticabili Anna e Antonella sono state anche all’Università di Torino per presentare le opere ispirate a “Ratnamālā”, collana della casa editrice dedicata alle lingue indiane.
Il prossimo sabato 24 novembre le mostre “Riviste d’artista” e “Cielo lontano” si incontrano nella biblioteca Gallaratese e prendono vita grazie alle attività organizzate per passare insieme un bel pomeriggio.
Indicazioni per visitare la mostra su visitamilano.it
La traduzione della traduzione è perfettamente riuscita! Si parte…a Oriente!