Nefertiti, bellissima regina egiziana egittoUn compleanno, una donna bellissima e un cruento omicidio. Ecco serviti alcuni ingredienti per costruire un buon romanzo giallo. Si sente quasi l’odore umido della brughiera inglese, Agatha Christie permettendo.

Niente di tutto ciò, niente Miss Marple, niente mastini a Baskerville House, ma notizie fresche che ci arrivano direttamente dall’antico Egitto. Esatto, i faraoni, le piramidi (che in realtà con la nostra storia non c’entrano nulla, anzi nell’epoca in cui vissero i nostri protagonisti erano giá cosi antiche e demodé), i geroglifici, insomma quell’Egitto lì.

Cerchiamo di andare con ordine. Il compleanno è quello di un giovane faraone della XVIII dinastia (Nuovo Regno, circa 3300 anni fa). Morto giovane in un’epoca di conflitti e guerre civili. La storia lo avrebbe dimenticato, ma novantuno anni fa, nel novembre del 1922, questo rampollo della grande famiglia di Thutmosis divenne il faraone più famoso della storia egiziana: Tutankhamon.

La tomba di questo sfortunato sovrano rimase infatti intatta dall’antichità al 1922, rivelando al suo interno il più grande tesoro mai trovato dagli archeologi nella valle del Nilo. Il dicembre scorso nella Valle dei Re, vicino a Luxor nel sud dell’Egitto, si festeggiavano appunto i novant’anni dalla grande scoperta effettuata da Howard Carter, con l’apertura per l’occasione di altre due tombe normalmente chiuse al pubblico e un’esposizione sulla scoperta con foto dell’epoca.

I compleanni in realtà sono due, il secondo è quello della nostra bellissima donna, regina e grande sposa reale, la celebre Nefertiti. Cosa sappiamo di lei? Era la moglie principale di Akenaton, il faraone eretico. La troviamo ritratta innumerevoli volte sulle rovine della città di Amarna, la nuova capitale costrutta dal marito sempre durante la XVIII dinastia. 100 anni fa (ma non li dimostra) venne scoperto un suo fantastico busto, che nonostante qualche acciacco dovuto all’età conserva addirittura la colorazione originale.

Tanta bellezza dopo piú di 3000 anni non poteva non attirare invidia, c’è che ha sostenuto che il busto abbia subito un pesante make up, addirittura che fosse un falso del Novecento, come una fotografia ritoccata con Photoshop per togliere le rughe. Lontana da queste insinuazioni, un po’ maltrattata dagli artisti moderni, come i Krasnals che sfruttarono il suo enigmatico sorriso per varie installazioni ospitate al Festival di Arte Moderna di Berlino, si prepara per essere ancora una volta al centro della scena: la festa per i cento anni dalla scoperta del suo busto, al Neus Museum di Berlino, dove, da padrona di casa, ci aspetta la regina.

Ed ora veniamo al cruento omicidio. La notizia è giunta poche settimane fa, si tratta probabilmente del cold case più vecchio del mondo. L’omicidio in questione avvenne circa 1200 anni prima di Cristo, durante la XX dinastia, praticamente i bis-bis-nipoti di Tutankhamon e nefertiti. Ramses terzo è un grande faraone. L’ultimo grande faraone prima del terzo periodo intermedio, la fine dell’Egitto antico, l’inizio delle dominazioni straniere, nubiane e libiche prima, assire, persiane, greche e romane poi.

Già nel regno di Ramses qualcosa si intuisce. Il nostro faraone combatte contro “i popoli del mare” una grande battaglia, salvando per quasi un altro secolo l’Egitto. I muri del grande tempio di Medinet Habu ci raccontano questa epica guerra combattuta tra i canneti del delta. Ramses vince e consolida il paese. Erige questo grande tempio, oggi trascurato dalle fiumane di turisti che corrono verso la vicina Valle dei Re dove si trova anche la sua sepoltura. Fu un grande faraone, forse un po’ dimenticato come il suo grande tempio. Sapevamo che morì all’età di 65 anni come ci raccontano gli scribi, ma non sapevamo come.

Ora una tac ha svelato una grande ferita alla gola, coperta dalle bende. All’interno dello squarcio sul collo un amuleto. Il vecchio faraone venne quindi sgozzato, ucciso violentemente. Non si sa dove. Certo la lunga pratica di imbalsamazione venne eseguita a regola d’arte e questo significa che qualcuno si prese cura del corpo del sovrano. Forse qualche dignitario a lui fedele.

Sappiamo che suo figlio regnò dopo di lui, ma non abbiamo altre informazioni, ancora troppe poche per riuscire a risolvere questo antico giallo. Forse la nostra Agatha Christie, che nella vita aveva sposato un archeologo, potrebbe inviarci il suo Hercule Poirot per aiutarci a fare luce sul caso.