Eccoci arrivati in Egitto.
giza, cairo, egittoDopo Marocco e Giordania è il turno della terra dei Faraoni.
La millenaria storia dell’Egitto è la protagonista dei luoghi scelti per rappresentare questo paese.

Famose in tutto il mondo, sono protette dall’Unesco le necropoli di Giza e Tebe.
La necropoli di Giza-Dashur è l’area funeraria degli antichi egizi che confina oggi con i sobborghi orientali del Cairo. Questo cimitero è in realtà costituito da numerose città dei morti costruite intorno alle piramidi.

La più importante è la necropoli di Giza, dove si trovano le piramidi di Cheope Chefren e Micerino le più grandi e meglio conservate. Più a sud si trovano Saqqara e Dashur e le rovine dell’antica città di Menfi, oggi Mit Raina.

 

saqqara, piramide a gradoni, egitto

Tra Saqqara, dove si trova la piramide a gradoni del faraone Djoser, e Dashur, dove si staglia nel cielo la piramide romboidale, si possono vedere ancora oggi numerose piramidi costruite dai sovrani della V e VI dinastia dell’Antico Regno egiziano.È possibile percorre l’intero tragitto da Saqqara a Dashur seguendo i margini del deserto, si tratta di un trekking molto lungo, non segnalato e abbastanza faticoso, ma costituisce un’esperienza indimenticabile: con il verde del Nilo alla vostra sinistra e le aride sabbie del Sahara sulla vostra destra vedrete apparire davanti a voi,una dopo l’altra le sagome delle piramidi. Sarà molto difficile che incontriate qualcuno prima di arrivare a Dashur.

tebe, tempio di karnak egittoTebe, quasi mille chilometri a sud di Giza, è uno straordinario complesso di templi e tombe adagiato su entrambe le rive del Nilo. Ad Est, dove si trovavano le città troviamo i colossali templi di Karnak e Luxor. Per quasi mille anni i più importanti faraoni della storia egiziana hanno abbellito questi templi con grandi sale colonnate, iscrizioni geroglifiche, grandi statue e obelischi.
Dall’altro lato del Nilo costruivano invece i loro templi funerari, Si trattava però di costruzioni gigantesche che funzionavano oltre che da cappella funeraria, dopo il decesso del sovrano, come palazzo reale, granai, centro dell’amministrazione quando lo stesso monarca era ancora in vita. Il più bello si trova a Medinet Habu: fra i campi coltivati si trova questa enorme costruzione, voluta da Ramses III, ancora oggi perfettamente conservata (e decisamente poco visitata, motivo in più per esplorarla!)
OLYMPUS DIGITAL CAMERAPoco oltre, alla fine di campi, quando iniziano le aride colline, si trova il paesaggio lunare della Valle dei Re. Qui vennero sepolti i faraoni del Nuovo Regno in tombe scavate nella roccia in una valle nascosta. Nelle celeberrime tombe, lunghe a volte più di cento metri , si trovano dipinti alcuni dei capolavori dell’arte egizia.

È qui che venne scoperta la tomba di Tutankhamon, il faraone fanciullo scoperto nel 1922 da Carter circondato dai suoi tesori, l’unica sepoltura reale giuntaci (quasi) intatta dall’epoca.
Sono poi protetti dall’Unesco anche gli antichi siti egizi della Nubia: i più famosi sono Abu Simbel e l’isola di File.
Abu Simbel, costruito da Ramses II si trova oggi nel mezzo del Sahara a pochi chilometri dal pericoloso confine con il Sudan. Si tratta del tempio colossale dove il sovrano si fece rappresentare quattro volte seduto sulla facciata. L’isola di File era invece un centro religioso costruito su un isola fluviale. Entrambi i siti hanno una storia in comune: con la costruzione della diga di Assuan sarebbero stati sommersi dalle acque del Nilo.

isola di file, tempio, egitto

Tempio di Iside, ricostruito sull’isola di File

Le autorità decisero quindi di spostare entrambi i complessi. Gli antichi templi egizi vennero tagliati, spostati e riassemblati. Per ospitare Abu Simbel venne ricreata un’intera collina artificiale mentre tutti le costruzioni dell’isola di File vennero disposte in una nuova isola preparata per l’occasione!
Nel prossimo articolo lasceremo gli antichi egizi e proseguiremo il nostro viaggio nella storia per scoprire gli altri siti Unesco nel paese.