Carovane nel deserto le antiche rotte del Sahara cammelli dromedari egitto maroccoUna lunga fila di cammelli che procede in una distesa apparentemente infinita di dune di sabbia è un’immagine familiare. È l’immagine delle carovane, le navi del deserto.

Dove si dirigevano queste lunghe file di uomini e animali? Che cosa trasportavano nelle infinite distese del Sahara?

Questo commercio su lunga distanza si sviluppò circa tremila anni fa quando nell’area mediorientale venne addomesticato il dromedario e quasi contemporaneamente, nel centro dell’Asia, avveniva lo stesso con il cammello.

Facciamo un po’ di ordine: il cammello è originario dell’Asia centrale e fu il vero motore della Via della Seta, l’insieme di rotte e percorsi che portavano in Cina e nell’Estremo Oriente. Ha due gobbe e un pelo lungo e folto, vivendo in paesi dai lunghi e freddii inverni. Il dromedario invece ha una gobba sola, un pelo molto corto ed è diffuso dal Marocco all’Iran, dove si mischia con il cugino.

Le carovane del Sahara erano dunque composte esclusivamente da dromedari e collegavano la costa mediterranea con i regni sub-sahariani.

I mercanti viaggiavano seguendo due rotte. Una lungo il corso del Nilo, che dopo essere entrato in Sudan non era più navigabile, per raggiungere nel regno dei Negus d’Etiopia. L’altra partiva da Zagora, nel sud del Marocco, e in 52 giorni giungeva a Timbouctu, in Mali, dove tutte le ricchezze dell’Africa nera erano convogliate.

Avorio, oro, pelli di animali selvaggi, ma anche animali vivi, per le arene, e poi per i serragli e gli zoo. Argento e malachite dal Congo, ma anche sale estratto dalle cave nello stesso deserto.

Tutti questi prodotti erano destinati ai grandi mercati del Cairo e di Marrakech, oppure ai porti di Alessandria e Tangeri da dove prendevano la strada per l’Europa.